«La Legge 68/99 sul diritto al lavoro delle persone con disabilità – scrive Daniele Regolo – deve certamente restare e tuttavia deve cambiare ed evolversi, guardando anche a modelli come quello anglosassone, che fa leva sulla non discriminazione piuttosto che sull’obbligo. Anche lì, infatti, esiste una serie di norme molto stringenti per evitare che si creino discriminazioni, e tuttavia, un patto tra Governo e Aziende, riassunto nel cosiddetto “Disability Confident”, ha portato risultati inattesi, con un aumento sensibile dell’occupazione delle persone con disabilità»…

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Tirocini inutili e inadeguati al contesto produttivo, tirocinanti abbandonati a se stessi: nel cercare di individuare le ragioni di questa “deriva”, Marino Bottà scrive tra l’altro: «È venuta meno la ricerca mirata del contesto lavorativo, in quanto è più importante attivare un qualsiasi tirocinio, come previsto dal programma, dal progetto, dalla dote ecc. Andrebbe invece riscoperto il valore stesso del tirocinio, dell’accompagnamento al lavoro e dell’inserimento. E chi opera nel campo dell’inclusione lavorativa dovrebbe sentirsi moralmente e professionalmente impegnato nel proprio compito»…

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Compie vent’anni la Legge 68/99, quella sul diritto al lavoro delle persone con disabilità, quella che aveva introdotto il metodo del collocamento mirato, ipotizzando una nuova modalità di accompagnamento delle stesse verso l’inclusione lavorativa, basato su una valutazione più efficace delle capacità residue e attenti servizi per l’impiego. Dopo vent’anni, però, il quadro è tutt’altro che positivo e ciò appare ancora più grave, ricordando che il 3 marzo scorso si è anche celebrato il decennale della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità…

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Con la convinzione che le persone con diversi tipi di disabilità, se seguite, scelte, indirizzate e accompagnate in maniera adeguata, possano diventare importanti risorse per le aziende, la Società Abile Job – nata proprio per raggiungere questi obiettivi – ha promosso per domani, 15 marzo, a Torino, il convegno “Lavoro e disabilità: opportunità per le aziende”, incontro di riflessione e confronto, che sarà anche l’occasione per fare il punto su normative, leggi, obblighi per le aziende e agevolazioni fiscali.

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Invito a presentare proposte (EACEA/A01/2018) dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA) della Commissione europea rivolto alle organizzazioni pubbliche e private che abbiano ottenuto il Marchio (o Etichetta) di Qualità.

Obiettivo

Creare maggiori opportunità per i giovani, aiutandoli a crescere anche professionalmente favorendo il loro inserimento nel mercato del lavoro…

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«Una graduale abolizione dell’obbligo di assunzione, una stringente
normativa antidiscriminazione, un disability manager a supporto delle
aziende private, un fondo ad hoc per gli “accomodamenti ragionevoli” e la
valorizzazione della rete delle Associazioni e dei servizi territoriali:
cinque azioni – scrive Daniele Regolo, fondatore e presidente dell’Agenzia
Jobmetoo – per rendere più moderno, efficace e anche più rispettoso il
rapporto tra lavoratori con disabilità e mondo dell’occupazione»…

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«Non può essere una responsabilità delegata esclusivamente all’istituzione famiglia – scrive Moreno Orlandelli – quella di garantire ai giovani un avvenire in termini di sostenibilità e autonomia, in particolare se parliamo di
ragazzi con particolari fragilità o disabilità. La nostra Comunità, costituita da dieci Comuni del Viadanese, in
Provincia di Mantova, sta tentando un processo di avvicinamento tra il mondo della formazione e quello del lavoro, con un progetto sperimentale partito nel 2016 e intitolato “Scuola – Territorio: il lavoro come prospettiva di vita autonoma”»…

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«Lavoriamo con gli alunni con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado da venticinque anni, senza avere un
giusto riconoscimento della nostra professione e senza sicurezze contrattuali ed economiche. Chiediamo che la
nostra figura professionale sia prevista all’interno dell’organico scolastico, in modo tale da assicurare agli alunni con disabilità una scuola inclusiva per tutto l’anno»: è questa la sostanza di una petizione lanciata nel web da alcuni assistenti all’autonomia e alla comunicazione.

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La normativa incrementa gli incentivi alle imprese che ricollocano lavoratori con disabilità dopo un infortunio: fino al 60% della retribuzione sarà rimborsata da INAIL. Si rafforza così il sostegno dell’istituto all’inserimento e reinserimento lavorativo.

Allegati

Come si compila ed entro quando i datori di lavoro devono inviare il prospetto informativo disabili per essere in
regola con gli obblighi di assunzione di disabili o categorie protette

Il prospetto informativo è una dichiarazione che ogni anno i datori di lavoro (sia pubblici che privati) che
occupano almeno 15 dipendenti devono trasmettere (nei casi che vedremo di seguito) al servizio provinciale,
indicando alcune informazioni riguardanti la propria situazione occupazionale rispetto agli obblighi di assunzione di personale disabile e/o appartenente alle altre categorie protette…

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